14 giugno 2019

Gavi. Un successo la tre giorni dedicata alla Docg

“La prima edizione del Di Gavi in Gavi festival è stata un successo”, questo il commento del presidente del Consorzio Tutela del Gavi Roberto Ghio, a conclusione del Di Gavi in Gavi Festival, che domenica notte ha visto gremite le cantine dei produttori. Gli incontri, i dibattiti, le degustazioni, gli abbinamenti tra “vino & cibo” e “arti e cultura” hanno animato il lungo week end di Gavi e coinvolto quasi 6000 persone. Food & wine lover tra cui molti giovani hanno goduto di questo angolo di Piemonte fuori dai percorsi del turismo di massa, assaggiando nelle 6 Corti aperte per l’occasione i prodotti tipici degli 11 comuni della denominazione del Gavi Docg abbinati a oltre 160 etichette, serviti da una squadra di 19 sommelier.

Antonella Clerici madrina dell’evento e nuova grande amica del Gavi – di cui si dichiara ambasciatrice – ha consegnato il premio 2019 alla “tartare di culatello al Gavi”, ricetta del Comune di Serravalle Scrivia, come miglior abbinamento tra il Grande Bianco Piemontese e la cucina del territorio. “Dopo 6 edizioni di Di Gavi in Gavi e l’ondata di persone dello scorso anno in agosto, abbiamo voluto introdurre alcuni cambiamenti nel format – spostando la data e arricchendolo di contenuti - che sono stati apprezzati dai nostri visitatori, puntando sulla qualità degli appuntamenti e focalizzando il Festival sul vino vissuto in diverse declinazioni”, conclude Roberto Ghio.

Venerdì mattina Gavi è diventata un osservatorio sul futuro del vino con l’assegnazione del Premio Gavi "La buona Italia" a Marchesi de Frescobaldi per l’innovazione e l’approccio ‘smart’ alla filiera integrata del Vino, e le menzioni speciali consegnate a Guido Berlucchi, Marchesi Antinori, la Cantina Placido Volpone e MondodelVino. Per la prima volta in Italia si è aperta una finestra complessiva sulla rivoluzione digitale applicata in vigna, in cantina, nella distribuzione, nella comunicazione e nell’accoglienza, che avvicina i viticoltori ai consumatori, evolve le tecniche di produzione migliorando la qualità e la sostenibilità, diventa un formidabile mezzo di ascolto del mercato, di divulgazione dei contenuti e delle ‘storie del vino’. Innovazioni che si sono potute sperimentare anche in loco con l’allestimento dello Smart corner e le proposte smart di Valoritalia, E&Y in tema di Blockchain, Life Vitisom, Smart analysis e iXem Wine.

Il premio è stato anche l’occasione per ringraziare del lavoro svolto alcuni protagonisti del territorio del Gavi Docg, che si impegnano quotidianamente per la sua promozione culturale: Marica Venturino e Egle Micheletto della Sopraintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio Alessandria, Asti, Cuneo insieme a Iudica Dameri responsabile Associazione Libarna Arteventi, hanno reso l’antica città romana di Libarna uno dei simboli di tutto il territorio, oltre che uno dei siti archeologici più visitati del Piemonte