D i s c h i d e l l a S e t t i m a n a :
S h a r o n J o n e & The D a p–K i n g s - “S o u l o f a W o m a n” (DapTone)
Questo disco è un atto d’amore nei confronti di una persona che ci ha lasciato. Bosco Mann e i Dap-Kings hanno lavorato sodo per portare a compimento l’ album iniziato da
Sharon Jones nei giorni della sua prematura e dolorosa scomparsa, avvenuta nel novembre del 2016. La straordinaria cantante, nativa di Augusta, Georgia – proprio come James Brown…- ma praticamente cresciuta nella Grande Mela, ha impresso un segno indelebile
nella soul music degli ultimi anni. Con il cuore nella tradizione ma gli occhi molto attenti
ai fermenti contemporanei, Sharon è diventata un autentico punto di riferimento, un’ artista da additare ad esempio per le giovani cantanti. Proprio come le grandi “soul sisters”
del passato: Etta James, Esther Phillips, Aretha Franklin…Le dieci tracce inedite di questo
eccellente lavoro ce la restituiscono ancora una volta in tutto il suo magnifico splendore e
le sue intatte qualità di interprete sincera e generosa. Tutto sopra la media e forse qualcosa
di più per la deliziosa e stringata “Come And Be A Winner” e l’ accorato gospel della conclusiva “Call On God”. Musica per l’ anima, ma anche per il cuore. E come Sharon scrive in copertina “ Ciò che arriva dal cuore raggiunge il cuore”. Amen.
J a n i v a M a g n e s s - “ L o v e I s A n A r m y “ ( Blue Elan )
Con una trentina di nominations e sette vittorie assolute, la cantante di Detroit,Michigan, ma naturalizzata californiana, è senza dubbio l’ artista più titolata dell’ attuale panorama soul-blues internazionale. E tutto questo a pieno merito. Ma sembra che la Signora non ne abbia abbastanza e con questo nuovo album, il quattordicesimo, assesta un altro colpo di
sicuro effetto. “Love Is An Army” – attenti al titolo…- è ancora un lavoro dedicato alla forza
dell’ amore e dei sentimenti. L’ amore è un esercito che combatte e vince molte battaglie.
Per la sesta volta la produzione è stata affidata all’ esperto Dave Darling, impegnato anche
in veste di musicista. Dal punto di vista strettamente musicale, il disco celebra il felice
incontro tra passato e presente, una gustosa miscela di soul e country e risulta ancora più
sorprendente e godibile dei precedenti. Janiva, in forma vocale strepitosa come sempre, è
circondata da una nutrita serie di ospiti speciali. Tra loro due superstars quali Charlie
Musselwhite e Delbert McClinton, Cedric Burnside, giovane rampante del Mississippi Hill
Country Blues e addirittura il redivivo Rusty Young, leader degli storici Poco, che impreziosisce la bella “On And On” con il suono da favola della sua pedal steel. Un piccolo
esercito che si batte in nome dell’ Amore.
H e a t h e r N e w m a n - “ B u r n M e A l i v e “ ( VizzTone )
La giovane e avvenente Heather Newman, nativa di Omaha, Nebraska, ma recentemente
trasferitasi a Kansas City, Missouri, aveva già sfoggiato le sue elevate doti di bassista con il gruppo di Nick Schnebelen. Era infatti presente nel “Live At Knuckleheads Vol.1” del 2016, dove si era ritagliata anche un piccolo spazio vocale. Ma il tempo corre in fretta e la ragazza
si mette in proprio con il trio formato da Keith Ladd ( chitarra ), Ryan Flemmer ( tastiere ) e
Cole Dillingham ( batteria ). L’ esordio infatti arriva quasi subito ed è davvero una bella sorpresa. Heather, cantante potente e solida bassista, ha idee fresche e vitali e riesce a rendere molto personale la lettura della materia blues rock. I dodici titoli della scaletta
portano tutti la sua firma e rivelano qualità compositive non indifferenti. La band, molto
compatta e affiatata , è aumentata da un paio di “special guests”: il sassofonista Michael
Lever in “Dirty Blues” e Nick Schnebelen, ex-titolare di Heather, che imbraccia l’ elettrica
nella vibrante “High Mountain Blues”.
T S i s t e r s - “ L i v e A t T h e T i n y T e l e p h o n e “ (Three-Headed S.)
All’ epoca del loro esordio, si descrivevano in maniera molto suggestiva come un incrocio tra le Ronettes e le Sirene del film “Fratello, Dove Sei ?” E anche se sono trascorsi sei anni,
la definizione sembra essere ancora calzante. Il delizioso impasto di soul-pop e folk tradizionale è sempre alla base di uno stile estremamente piacevole e seducente. In questo
gustoso calderone Erika, Chloe e Rachel infilano spesso anche spruzzate di blues, gospel,
bluegrass e dolci accenni psichedelici di marca Grateful Dead. Senza dimenticare l’ amore
viscerale per il canto acappella. Memorabile, in questo senso, la loro versione a sole voci di
“American Tune”, classico di Paul Simon, posto a sigillo del primo album “Kindred Lines”
( 2014 ). Questo nuovo EP, registrato in presa diretta nei noti Tiny Telephone Studios di
San Francisco – le tre sorelle sono di Oakland e quindi giocano “in casa” – ci offre una playlist di cinque canzoni. Tre sono originali, “Too Late”, “Love Me Today” e ”Come To Me”
e due le covers. In apertura “You’re All I Need To Get By”, successo Tamla-Motown del ’68
di Marvin Gaye e Tammi Terrell e, verso la fine la lunga “Bird Song”, che i Grateful Dead
inclusero in “Reckoning” del 1981. E non è la prima volta che le sorelle Tietjen setacciano
il “songbook” di Garcia & Co. Nell’ Ep “Ready For Love” ( 2015 ) inserirono infatti “Attics of
My Life”. A dimostrare la profonda stima nei confronti dei celebri concittadini.
L e A l t r e N o v i t à :
Long Tall Deb And Colin John, Laurie Morvan, Groove City with Daria Biancardi, Guitar Jack Wargo, Mike Mettalia & Midnight Shift, Reverend Raven & The Chain Smokin’ Altar Boys, Tyler Morris Band, Gus Spenos, The Jerry Douglas Band, The Bush League, Delta
Wires, Courtney Jasmineh, Bernard Allison, Achilles Wheel, Duke Robillard & His Dames
Of Rhythm, Emily Herring, Terry Robb.
D a l P a s s a t o :
Marvin Gaye & Tammi Terrell, Aretha Franklin, Grateful Dead, Chet Atkins, Patsy Cline, Barbara Dane.
B e n v e n u t i a B o r d o !