D I s c h I d e l l a S e t t I m a n a :
Ina Forsman Layla Zoe Tasha Taylor - “Blue Sisters In Concert” ( Ruf )
Tutta al femminile la “Carovana Blues” organizzata lo scorso anno da Thomas Ruf.
Femminile e internazionale : Ina dalla Finlandia, Layla dal Canada e Tasha, figlia del
celebre “soul man” Johnnie Taylor, dagli States. La playlist del concerto, registrato
a Norimberga, il 22 febbraio 2016, presenta alcuni titoli tratti dai recenti album solisti
pubblicati dall’ etichetta tedesca e una manciata di “classici” , compreso “Who’ s Making
Love” , cavallo di battaglia di papà Johnnie.
H u r r I c a n e R u t h - “Ain’ t Ready For The Grave” ( Autoprodotto )
L’ uragano Ruth va a Nashville e con l’ iperattivo Tom Hambridge nelle vesti di produttore,
pubblica il suo disco più riuscito. Cantante dallo stile fiero e pugnace, per questo quarto
episodio leviga gli spigolosi eccessi rock e si orienta verso soluzioni più dichiaratamente blues e soul. I brani sono tutti originali e firmati insieme allo stesso Hambridge e Richard Fleming, ad eccezione di “Whole Lotta Rosie”, dal repertorio degli AC/DC. Gran finale
all’ insegna del gospel con la travolgente “Yes I Know”, che vede Ruth più determinata che mai , le formidabili McCrary Sisters in forma strepitosa e l’ Hammond B3 dell’ ottimo
Reese Wynans ( S.R. Vaughan ...) a creare una febbrile atmosfera “sanctified” .
T h e K l e z m a t i c s - “A p i k o r s i m H e r e t i c s” ( World Village )
Da più di trent’ anni i Klezmatics – formatisi nel Lower East-Side newyorkese nel 1985 –
sono i più autorevoli ambasciatori della tradizione musicale ebraica, il cosiddetto “klezmer”.
Alla lettera “strumento della melodia”, Il klezmer è l’ espressione musicale elaborata nel
corso dei secoli dalle comunià ebraiche dell’ Europa Orientale ( Polonia, Romania, Lituania,
Russia…) , esportata poi nella “diaspora” e qui contaminata da molti altri idiomi musicali.
E il sestetto, guidato dai vulcanici Frank London e Lorin Sklamberg e autodefinitosi “Jewish Roots Band”, ha sempre amato sperimentare e creare nuovi linguaggi, con l’ innesto di sonorità jazz, rock, avanguardia free, ritmi arabi e africani . Il nuovo undicesimo capitolo è l’ ennesima straordinaria conferma e centra ancora una volta il bersaglio, con una serie di canzoni che alternano ritmi vorticosi e melodie commoventi . Il tutto cantato rigorosamente in “yiddish”.
L a n d o n S p r a d l i n - “No More Blue Mondays” ( K l e – T o i )
Singolare figura di “blues man predicatore”, con uno stile che qualcuno ha definito a metà
strada tra Ray Charles e Johnny Winter, Landon Spradlin torna indietro nel tempo e rispolvera questo album registrato in Inghilterra ( Brighton ) nel 1995 . Con la sezione ritmica di Eric Clapton – il bassista Dave Marquee ed il batterista Henry Spinetti – il disco, fresco di ristampa, presenta una “songlist” in cui gospel e blues sono assoluti protagonisti
La voce di Landon , intensa e sofferta e la chitarra sempre appassionata e incisiva sono i
tratti essenziali di questa pregevole raccolta, finalmente di nuovo disponibile .
L e A l t r e N o v i t à :
Lauren Mitchell, Lisa Biales, David Bromberg Band, Mr. Sipp, Vanessa Collier, Vin Mott,
Sabra & The Get Rights, Tim Gartland, Kenny “Blues Boss” Wayne, Raphael Wressnig &
Igor Prado, Travis Green, Cary Morin, Carl Hollier ( Cajun Accordion Kings & The Queen ), T Sisters, Hot Club Of San Francisco, Dave Fields, Deni Bonet .
D a l P a s s a t o :
Roy Acuff, Lonnie Brooks, Long John Hunter & Phillip Walker, Frank Sinatra, Mary Lou
Williams .
B e n v e n u t I A B o r d o !