29 marzo 2024

Il vino preferito da Agnelli e i “Sapori storici del Novese” hanno sedotto i genovesi

Il vino “Gavi” era il preferito di Gianni Agnelli che lo apprezzava sino al punto di
farselo spedire a New York quando si trovava negli Stati Uniti d’America per impegni
di lavoro. L’aneddoto, ennesima testimonianza di stima mondiale per il “grande bianco
piemontese”, è stato rivelato da Paolo Lingua, giornalista, saggista esperto di arte
culinaria durante la sua brillante conduzione della presentazione del libro “Sapori storici
del novese” avvenuta nella sala Borlandi di Palazzo Ducale a Genova per l’occasione
strapiena.
Dopo il saluto del professor Stefano Gardini, accademico, direttore del centro
universitario di ricerca presso il Dipartimento di antichità, filosofia e storia presso
l’Ateneo genovese e presidente della Società ligure di storia patria che ha ospitato
l’evento, i presenti hanno potuto ascoltare, ma anche vedere con l’ausilio di video
realizzati da Piero Bogliolo e proiettati in sala, alcune tra le tante eccellenze
enogastronomiche del territorio del novese: dalla focaccia e le sue origini, la differenza
tra quella prodotta nel capoluogo ligure e nel novese, agli agnolotti, ai nostri baci di
dama, gli amaretti, il formaggio Montebore. Si è parlato anche di eccellenze vitivinicole
con due ospiti importanti: Maurizio Montobbio, presidente del consorzio del Gavi che
proprio quest’anno festeggia cinquant’anni dalla acquisizione della D.O.C., e Mario
Arosio, presidente dell’enoteca regionale di Ovada (città europea del vino 2024) e del
Monferrato.
Si è parlato anche della Pernigotti e della sua rinascita grazie alla nuova dirigenza dopo
anni di apprensione che ha anche recapitato per l’occasione al Presidente della Società
Storica un uovo di cioccolato del peso di 10 chilogrammi che dopo essere stato esposto
a Palazzo Ducale durante la presentazione del libro è stato donato all’Ospedale Gaslini
di Genova per essere recapitato ai piccoli ricoverati.
Nella foto:
I testimoni dei sapori novesi. Da sinistra: Mario Arosio, Claudio Lauretta, Paolo
Lingua, Enzo De Cicco, Luciano Asborno e Maurizio Montobbio.