14 settembre 2019

Gavi. A Spazio Arte la prima personale del novese Vasone

L’autunno di Spazio Arte si apre con la prima personale di Antonio Vasone, dal titolo “Burattini”. Sebbene presente in alcune collettive svoltesi in anni recenti sempre presso la galleria gaviese, con questa mostra di pittura, opere in tecnica mista di medio e grande formato, l’artista novese torna sulla scena espositiva, stavolta da protagonista, dopo un lungo periodo di assenza. Genovese di nascita ma da tempo novese, negli ultimi tempi la sua vita è stata segnata da numerosi traslochi e trasferimenti, vicissitudini che hanno marcato la sua già schiva personalità.

Scultore e pittore, Antonio Vasone «gioca» – dice lui stesso – con forme e colori, come una sorta di “terapia olistica”, per così dire, per curare un sentimento di solitudine interiore, di nostalgia d’altro e d’altrove, che abita il suo animo. Questo sentimento viene reso nella sua opera in atmosfere cromatiche di sfumata malinconia e in presenze di soggetti isolati dal contesto naturale e sociale, in rappresentazione inscritte in un simbolismo figurativo che parla di una dimensione intima ma anche di estraneità, alienazione.

“Burattini” sono in particolare i ruoli “pirandelliani” e inoltre le immagini di un’umanità alla ribalta di un’esistenza posta ai margini da schemi socio-culturali e economici isolanti, dominati per lo più dall’individualismo, dalla “solitudine in mezzo agli altri”. La figura umana, sola, in alcuni dipinti assume grottesca forma d’animale (il maiale di orwelliana memoria).

Autodidatta, dagli esiti formali e pittorici inclini alla contaminazione stilistica, dimostra nel prevalente lessico visivo del realismo, il suo naturale talento per il segno. A lungo modellatore di argilla, scultore e ceramista di pregio, è stato premiato al “Premio Arte Mondadori 1994” nella sezione scultura. Dal 1992 al 2004 ha esposto in molte mostra collettive, eventi pubblici, concorsi, sia a livello nazionale che internazionale. Fino al 29 settembre, in Corte Zerbo, a Gavi. Orario: da giovedì a domenica, dalle 16 alle 19.00. Ingresso libero.

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