31 marzo 2020

Tortona - Ulteriore incarico per il commissario all'ospedale Guerra; seguirà tutte le strutture provinciali

La sanità provinciale si riorganizza per coordinare fra loro i vari ospedali e i servizi territoriali. La Regione Piemonte ha attribuito all’ASL AL due figure di coordinamento, introdotte oggi ai responsabili da parte del direttore amministrativo Asl Luigi Vercellino. 

Giuseppe Guerra, attuale direttore sanitario di presidio dell’ASL CN1, ha una rimodulazione dell’incarico che già dall’8 marzo ricopriva con il ruolo di Commissario ad acta per la direzione e il coordinamento dei presidi di Tortona e di Novi Ligure, dei quali il primo è stato individuato come Ospedale dedicato al ricovero e cura dei pazienti affetti da coronavirus: ora si occuperà anche del Mons. Galliano di Acqui Terme, del Santo Spirito di Casale Monferrato e dell’Ospedale Civile di Ovada in un’ottica di riorganizzazione di tutte le attività ospedaliere in questa fase di emergenza.


“Una bella sfida”, dice il dottor Guerra, “iniziata a Novi e Tortona per cui ringrazio il dottor Tuo e il dottor Porretto per la preziosa collaborazione. Da domani implementeremo soluzioni organizzative per tutti gli ospedali. A Casale mi rapporterò con il dottor Nardi e ad Acqui Terme e Ovada con il dottor Ghiazza”.

Gabriele Ghigo, Direttore del Distretto Nord Ovest dell’ASL CN1, assume invece l’incarico di coordinare l’attività dei servizi territoriali1, con particolare riferimento all’assistenza territoriale e alla funzione di Unità Speciale di Continuità Assistenziale per la gestione dei pazienti COVID 19, nonché alle attività del Servizio di Igiene e Sanità Pubblica relative all’emergenza.
“Arrivo in una provincia nella quale sul territorio operano dei professionisti eccellenti. Mi è stato conferito un incarico di coordinamento, ma per me coordinare significa decidere insieme. Non ci sono ancora progetti definiti, ma l’importante sarà il lavoro di squadra e io mi metto a disposizione”.

"I due professionisti di grande esperienza supporteranno l’ASL alessandrina in un momento di particolare difficoltà, in cui il contagio è arrivato anticipatamente rispetto a tutto il resto del Piemonte, soprattutto in termini di casi positivi rapportati al numero complessivo di abitanti", riferiscono all'Azienda sanitaria.