05 dicembre 2019

Novi Ligure. Ex Ilva, il 10 dicembre sciopero contro il piano di Arcelor Mittal

Respingono il piano industriale di Arcelor Mittal e annunciano 24 ore di sciopero in tutti gli stabilimenti ex Ilva: ieri i sindacati hanno partecipato al ministero dello Sviluppo economico al vertice con la multinazionale franco indiana, ma ne sono usciti come peggio non si poteva. L'azienda infatti ha confermato 4.700 esuberi da qui al 2023: 2900 l'anno prossimo, gli altri 1800 a seguire. Pertanto martedì 10 dicembre è stato annunciato uno sciopero di 24 ore, che riguarderà tutti gli stabilimenti del gruppo (compreso quello di Novi Ligure, dove lavorano quasi 700 persone) e le aziende dell'indotto. Quel giorno si terrà anche una manifestazione a Roma.

Il piano, oltre agli esuberi, prevede anche un aumento dei volumi di produzione dagli attuali 4,5 milioni di tonnellate di acciaio ai 6 milioni dal 2021. L'accordo del settembre 2018, però, prevedeva 8 milioni di tonnellate di produzione. Lo ha ricordato anche il ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli: "L'azienda invece di fare un passo avanti ha un passo indietro, ricominciando a parlare di 4.700 esuberi alla fine del nuovo piano industriale, che prevede  un forno elettrico e una produzione finale di 6 milioni di tonnellate. Riteniamo che la produzione a fine piano debba essere più alta, arrivando  ad 8 milioni di tonnellate", ha detto il ministro. "Noi vogliamo far diventare lo stabilimento Ilva all'avanguardia nella produzione siderurgia europea - ha detto Patuanelli - Su questo il governo è disponibile a investire, ad accompagnare l'azienda a questo percorso di transizione".

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