In Italia i casi confermati di Mpox, conosciuto anche come vaiolo delle scimmie, hanno superato la soglia dei mille, raggiungendo un totale di 1.056 infezioni. Tra questi, 262 casi sono stati collegati a viaggi all’estero, sottolineando l’importanza dei controlli e delle precauzioni per chi si sposta in aree a rischio.
L’età mediana delle persone infettate è di 37 anni e la malattia ha colpito principalmente i maschi: ben 1.040 dei casi registrati riguardano uomini, mentre solo 16 infezioni hanno coinvolto donne. Questa prevalenza tra gli uomini è un dato che si sta confermando anche in altre nazioni colpite dal virus.
Dal punto di vista geografico, la distribuzione dei casi evidenzia un impatto maggiore in alcune regioni rispetto ad altre. La Lombardia risulta essere la regione più colpita con 441 casi confermati, seguita dal Lazio e dall'Emilia-Romagna. In Piemonte, i casi accertati finora sono stati 41, una cifra che, sebbene più contenuta rispetto a quella lombarda, richiede comunque attenzione e monitoraggio costante.
L'aumento dei casi di Mpox in Italia segue un trend simile a quello osservato in altri Paesi europei, dove il virus ha trovato terreno fertile tra le comunità. Le autorità sanitarie italiane stanno intensificando le campagne di informazione e prevenzione, mirate soprattutto ai gruppi più a rischio, e continuano a monitorare la situazione per contenere la diffusione del virus.
Il vaiolo delle scimmie è una malattia virale rara che, sebbene generalmente meno grave rispetto al vaiolo umano, può causare sintomi significativi come febbre, mal di testa, dolori muscolari e un’eruzione cutanea caratteristica. La trasmissione avviene principalmente attraverso il contatto diretto con lesioni cutanee, fluidi corporei o materiali contaminati dal virus.
Con il numero di casi in costante aumento, le autorità sanitarie invitano la popolazione a mantenere alta l’attenzione, specialmente in vista di viaggi internazionali, e a rivolgersi tempestivamente a un medico in caso di sintomi sospetti. La collaborazione del pubblico, unita a un’efficace strategia di salute pubblica, sarà cruciale per affrontare questa emergenza sanitaria.