15 luglio 2024

Ex Ilva, la Commissione Europea dà il via libera al prestito ponte di 320 milioni

La Commissione Europea ha dato il via libera al prestito ponte di 320 milioni di euro
per Acciaierie d’Italia. È la cifra che serviva, anzi è ritenuta indispensabile per tenere in
vita azienda e produzione del gruppo siderurgico italiano con stabilimento anche a Novi
Ligure, in attesa della cessione (si spera), a uno dei quattro gruppi siderurgici
internazionali (2 indiani, 1 ucraino e un canadese) che hanno dimostrato interesse e i
primi tre citati già mandato i tecnici a visitare gli stabilimenti, quello di Novi compreso.
Nella riunione del tavolo di crisi che si è svolta una settimana fa a Novi Ligure, il
prestito ponte era stato sollecitato da tutti gli esponenti dei sindacati intervenuti e il
presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, aveva ripetuto più volte che non si
trattava di una questione di merito, bensì dipendente dalla fase di rinnovo della
Commissione Europea dopo le votazioni per il rinnovo del Parlamento europeo e che la
situazione avrebbe potuto sbloccarsi dopo il 19 luglio.
È successo addirittura una settimana prima e il presidente della Regione Piemonte,
Alberto Cirio, e la vice presidente Elena Chiorino, hanno fatto sapere: «Questa notizia è
il primo indispensabile step verso la tanto auspicata ripartenza attesa da tutti i
lavoratori. È la notizia che aspettavamo ed è la conferma che la strada intrapresa dal
Governo Meloni è quella giusta: il piano industriale per l’ex Ilva predisposto dai
commissari è sostenibile e ora il Governo può proseguire nel percorso di rilancio degli
stabilimenti del gruppo che in Piemonte dà lavoro a oltre 600 persone, oltre all’indotto.
Giovedì abbiamo fatto il punto con il ministro Urso sulla situazione degli stabilimenti di
Novi Ligure, Racconigi e Gattinara, e gli abbiamo consegnato il documento condiviso
con gli enti locali e le rappresentanze dei lavoratori per ribadire la priorità alla
definizione di un piano industriale e contestualmente dell’attivazione dell’integrazione
salariale. Crediamo fortemente che l’ex Ilva possa ripartire».
Nella foto:
Il ministro delle industrie, Adolfo Urso (di spalle) durante l’incontro con il presidente
della Regione Piemonte, Alberto Cirio, e la vice presidente, Elena Chiorino.