I commissari straordinari di Acciaierie d’Italia e di Ilva in amministrazione straordinaria sabato mattina hanno comunicato che, entro il termine fissato alla mezzanotte di venerdì 10 gennaio, sono pervenute dieci offerte per l’acquisizione degli stabilimenti ex Ilva. La scadenza, precedentemente prorogata di 41 giorni, ha consentito una più ampia partecipazione al processo di presentazione delle offerte. Tra le offerte ricevute, tre riguardano l’acquisizione di tutti i complessi aziendali e sono di: cordata Baku Steel Company CJSC + Azerbaijan Investment Company OJSC; Bedrock Industries Management Co Inc e Jindal Steel International. Sette le offerte interessate a singoli asset: cordata CAR Segnaletica Stradale Srl + Monge & C. SpA + Trans Isole Srl; Eusider SpA; cordata Eusider SpA + Marcegaglia Steel SpA + Profilmec SpA; I.M.C. SpA; Marcegaglia Steel SpA; cordata Marcegaglia Steel SpA + Sideralba SpA; Vitali SpA. Nel comunicato diramato sabato, i commissari straordinari di Acciaierie d’Italia e di Ilva in
amministrazione straordinaria hanno precisato che «sebbene il termine stabilito non sia da considerarsi perentorio, eventuali proposte che dovessero pervenire successivamente saranno valutate esclusivamente qualora presentino condizioni particolarmente favorevoli per la procedura in corso». I commissari straordinari si riservano un periodo di tempo congruo per esaminare attentamente tutte le proposte ricevute, con particolare riguardo agli aspetti occupazionali, alla decarbonizzazione e all’entità degli investimenti, al fine di assicurare uno sviluppo sostenibile degli impianti e la massima tutela dei lavoratori coinvolti. I sindacalisti hanno replicato a stretto giro di e-mail e il segretario nazionale della Fim Cisl, Valerio D’Alò ha chiesto «Regole certe e monitoraggio dello Stato, condizioni necessarie per uscire dall’impasse. Sulla chiusura dei termini delle offerte per l’acquisto degli stabilimenti dell’ex Ilva è importante ribadire che questa volta bisogna dare un quadro normativo certo e duraturo». La Fiom Cgil nazionale trova «assolutamente inopportune le comunicazioni a mezzo stampa di chi ha la responsabilità di governare e di confrontarsi con la rappresentanza delle lavoratrici e dei lavoratori. In un passaggio così delicato come la presentazione delle offerte per l'acquisizione degli stabilimenti di Acciaierie d’Italia, la comunicazione deve avvenire non a mezzo stampa ma attraverso il confronto nelle sedi istituzionali, a partire da Palazzo Chigi, con il sindacato e
l’azienda». Inoltre, ha aggiunto la nota della Fiom «considerati la strategicità dell’ex Ilva e gli accordi in essere, i presupposti sono la presenza in equity dello Stato, la garanzia del mantenimento dell’occupazione, gli investimenti necessari all’utilizzo degli impianti e alla transizione ecologica per la tutela della sicurezza e della salute ambientale».
Rocco Palombella, segretario nazionale della Uilm Uil ha chiesto un incontro urgente a Palazzo Chigi con Governo e Commissari perché «dalla presentazione delle offerte per l’acquisto dell’ex Ilva non ci sono rilevanti novità rispetto ai mesi scorsi. Ci sono tre gruppi stranieri interessati all’intero Gruppo ex Ilva e vogliamo conoscere al più previsto i dettagli dei piani ambientali, occupazionali e industriali per giudicarne la credibilità e sostenibilità».
Oggi assemblea sindacale allo stabilimento ex Ilva convocata per fare il punto sul rinnovo del contratto nazionale di lavoro dei metalmeccanici, ma si parlerà molto anche delle offerte pervenute.
Nella foto
Un confronto tra sindacalisti e Governo c’era stato in occasione della visita del Ministro Urso allo