14 luglio 2019

Tortona - La fusion soul per chiudere Arena Derthona

Come nel 2018, Arena Derthona si congeda sotto la pioggia. Ma a differenza del concerto di un anno fa con Antonello Venditti, che, ironia della sorte, non aveva inserito in scaletta il brano del 1982 meteorologicamente intonato, quest'anno la pioggia non ha dato tregua durante il concerto degli Snarky Puppy, la band multietnica americana collezionista di Grammy Award e composta da alcuni dei musicisti di sala più richiesti dai grandi artisti.

Due ore di concerto dal palco coperto, per una piazza che ha comunque avuto il suo migliaio di persone in ascolto della fusion tra soul e jazz, più che funk, proposta in serata. Brani molto lunghi, come si conviene al genere, un po' di improvvisazione, molta pulizia di suono e tanta disciplina d'insieme, tra qualche suggestione western e atmosfere calde.

Un concerto elegante ma con energia, che non ha lasciato molto spazio alla comunicatività musicale ma ha offerto molto buon gusto al pubblico, composto in prevalenza da appassionati del genere provenienti da fuori zona, che hanno colto l'opportunità di avere a un chilometraggio di distanza ragionevole da casa una delle tre date italiane del tour della band americana capitanata da uno strepitoso Micheal League, bassista d'altissima scuola.

Con queste atmosfere si è quindi chiusa la decima edizione di Arena Derthona, confermando il successo di pubblico e la qualità delle proposte, che hanno spaziato dalla raffinata canzone d'autore con Fiorella Mannoia giovedì sera alla martellante energia pop rock elettronica dei Subsonica venerdì, al pop ora acustico ora ballabile dei genovesi Ex Otago sabato e, appunto, alla soul fusion delle grandi doti strumentali degli Snarky Puppy ieri sera. Il tutto con una bella risposta anche nei confronti dei locali di somministrazione, che hanno avuto ottime presenze e occasioni di lavoro per ciascuna delle quattro serate.

 

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