15 febbraio 2019

Il Vescovo di Tortona: persona al centro del lavoro anche nel riposo e nella festa.

Oggi sono stati presentati a Serravalle Scrivia, presso l'Outlet, i nuovi Servizi al Lavoro realizzati dalla Diocesi e dal Santachiara. Alla presentazione erano presenti moltissime autorità locali e regionali, insieme ai responsabili dell'Istituto Santachiara (appartenente alla Diocesi), e naturalmente al Vescovo Vittorio Francesco Viola.

Dopo i saluti iniziali della Direttrice del Santachiara di Tortona Cristina Montagnoli, ha parlato il Vescovo con un intervento molto profondo sul tema del lavoro, secondo le linee ed i principi della Dottrina sociale della Chiesa.

Il Vescovo, in coda all'intervento, ha ricordato l'importanza del lavoro se mette l'uomo e la persona al centro, capace sempre di ricordarsi non di "numeri" e di capitali, ma di volti e uomini e donne.

"Il capitale purtroppo - ha ricordato il Vescovo - sfrutta il lavoro e non stabilisce una alleanza. Questa cosa apre ad altre possibilità: e se chi detiene il capitale assumesse anche il rischio dell'impresa? e se chi lavora partecipasse all'impresa ed anche al capitale? Io non vedo altre vie di uscita. Occorre uscire quindi dalla conflittualità. Senza dimenticare il dramma di chi perde il lavoro. Sono volti, persone. Il Papa parla di una economia senza volto...e questa è altra grande questione. "

Il Vescovo poi ha ancora ricordato il valore del riposo e della festa al di là della dimensione religiosa che esso vive.

"Legato al tema del lavoro c'è il tema del riposo e della festa. Sospendendo ogni attività, nella Scrittura, il riposo metteva il Popolo di Israele in contatto di gratitudine con l'opera creativa di Dio. Un sospendere per ritrovare la relazione con Dio e di conseguenza tra di noi. E noi che abbiamo fatto? Ci siamo fatti portare via la domenica. Non abbiamo più un giorno di festa.

Cosa ce ne facciamo di un giorno di riposo se non abbiamo la festa?

Anche in questa dimensione ci sarebbe un guadagno. Perché un lavoro pensato senza una attenzione ai diritti, compresi quello della festa da fare insieme, non è un lavoro che produce. A lungo andare non paga. Nella scrittura il riposo non svaluta il lavoro, anzi. Esso ci fa riscoprire la dimensione sociale del lavoro".