10 luglio 2018

M y s t e r y T r a i n - “ S u m m e r N i g h t l i f e “

 

D i s c h i d e l l a S e t t i m a n a :

 

T h e C a l i f o r n i a H o n e y d r o p s - “Call It Home Vol 1 & 2” (Tubtone)

Piatto ricco e prelibato il nuovo, sesto album delle “Gocce di Miele Californiane”. Sedici canzoni originali, equamente spartite su due cd’s, che si muovono con naturale leggerezza

in un ampio scenario di generi e stili: soul, blues, jazz, funk, reggae, Dixieland, Philly Sound e altro ancora. Il quintetto, guidato da Lech Wierzinski, geniale cantante e trombettista di origine polacca e arrivato nella Bay Area poco più che bambino, ci accompagna in un viaggio sonoro ricco di fascino e di mille suggestioni. Una sorta di

concept album” che gira attorno al tema della “casa” ( “home” ), inteso nell’ accezione più

affettiva e sentimentale che strettamente fisica. A dare una mano ai cinque giovani musicisti, più che mai fieri degli esordi da “buskers” nelle stazioni della metropolitana di San Francisco, quasi una trentina di graditi ospiti. Su tutti la divina Bonnie Raitt, che da

tempo si è innamorata di loro e li ha voluti più volte in tour con lei, che presta la sua voce

nell’ iniziale “title-track”. Tutti i brani sono una vera delizia, ma i sei minuti e mezzo di “Coming Around”, sinuoso funk dall’ incedere morbido e sornione, ci mette con dolcezza

ma inesorabilmente al tappeto. C’ è aria di festa nella Baia e siete tutti invitati. Colonna

sonora, la meraviglosa musica delle Gocce di Miele” di Oakland che, al di là di ogni genere,

fa tanto bene ai nostri cuori.

 

J o h n C l i f t o n - “ N i g h t l i f e “ ( R i p C a t )

Emerso con il fratello Bill nei tardi anni ’80 alla guida della MoFo Party Band, il cantante

e armonicista John Clifton firma la seconda prova solista ancora per l’ etchetta di Los Angeles. Il bluesman di Fresno ( California centrale ) conferma le impressioni altamente

positive suscitate dall’ esordio di tre anni fa – “Let Yourself Go” – e ci fornisce una corroborante miscela di blues, soul, rhythm & blues e rock’n‘roll di stampo marcatamente

vintage”. Nel programma brani originali e incursioni nei canzonieri di Charlie Musselwhite,

Little Walter , Leiber & Stoller e Muddy Waters.

 

B u d d y G u y - “ T h e B l u e s I s A l i v e A n d W e l l “ (Silvertone/RCA)

A 82 anni, portati magnificamente e da compiere proprio a fine mese, Buddy Guy prosegue indomito una carriera straordinaria, che da più di mezzo secolo lo vede assoluto protagonista della storia del blues. Prima con Junior Wells e poi come solista, il chitarrista e cantante di Lettsworth, Mississippi, molto amato dalle rockstars, ha fatto incetta di prestigiosi riconoscimenti e non sembra essere ancora pago o pronto per la pensione.

Anzi, l’ incontro con Tom Hambridge ha trasmesso una fresca linfa creativa e questo nuovo disco, come il precedente “Born To Play Guitar” (2015 ), possiede la staura del capolavoro. Registrato sempre a Nashville, Tenn. con la produzione di Hambridge, impegnato anche alla batteria e il suo entourage vincente ( Kevin McKendree, Willie Weeks,

le McCrary Sisters ), l’ album dispensa più di un’ ora di blues elettrico vibrante e diretto,

suonato con ardore e passione. Ciliegina sulla torta, la presenza di ospiti speciali da brividi:

Keith Richards e Jeff Beck in “Cognac”, Mick Jagger a soffiare nell’ armonica in “You Did The Crime” e il giovane James Bay in “Blue No More”. Hambridge, in veste anche di autore, firma tutti ititoli con l’ ausilio di Guy o di altri partners. Unica eccezione, “Nine Below Zero” di Sonny Boy Williamson II, in circolazione come singolo già prima dell’ uscita

dell’ album.

 

M i c h a e l K a e s h a m m e r - “ S o m e t h i n g N e w “ ( Linus )

L’ affermato cantante e tastierista di origine tedesca – Offenburg, 1977 – ma da tempo residente in Canada, si è recato a New Orleans per incidere il nuovo album. Luogo prescelto gli storici Esplanade Studios, nel cuore di Tremè, quartiere popolare reso famoso dall’ omonimo serial televisivo. Sono della partita alcune leggende locali , tra cui

Cyril Neville, George Porter Jr. e la New Orleans Nightcrawlers Brass Band. Ma il “cast”

è implementato anche dalla presenza di altri celebri nomi del firmamento “blues & roots” quali Colin James, Randy Bachman e Curtis Salgado. E ancora Amos Garrett, Chuck Leavell e Jim Byrnes , tutti e tre in un solo brano ( “She’ s Gone” ). Con questo “parterre de roi” era quasi impossibile sbagliare, ma Michael ci mette tutto il suo brillante talento di pianista , che combina con passione e tecnica sopraffina sapori jazz, boogie-woogie, blues, pop e, naturalmente, sonorità di New Orleans. Il tutto in un disco che si ascolta con estremo piacere dalla prima all’ ultima nota.

 

L e A l t r e N o v i t à :

Deb Ryder, Joyann Parker, Kat Riggins, J.P. Soars, Mark Wenner’s Blues Warriors,

Big Harp George, Waydown Wailers, Matty T Wall, Bruce Katz Band, Russ Green,

The Circus In Flames, Mike Aiken, Blue & Lonesome Duo, Johanna Sillanpaa, Grand Marquis.

 

D a l P a s s a t o :

Charlie Musselwhite, Patsy Cline, Carl Perkins, Sly & The Family Stone, Cyrille Neville,

Willie Nelson & B.B. King.

 

B e n v e n u t i a B o r d o !