03 agosto 2017

M y s t e r y T r a I n - “ W i s h i n ‘ T o B e I n A u s t i n “

 

D I s c h i d e l l a S e t t I m a n a :

 

J i m A l l c h i n - “ D e c i s i o n s “ ( Sandy Key Music )

Di umili origini contadine – è cresciuto in una fattoria nel profondo Sud – Jim Allchin

era noto fino a poco tempo fa come genio della matematica e dell’ informatica, con un

impiego di assoluto prestigio presso la Microsoft. Ma da qualche anno a questa parte

il suo nome ha iniziato a circolare con una certa frequenza negli ambienti del Blues e

dell’ American Roots Music. E sembra proprio che il chitarrista-informatico di Seattle,

Washington faccia le cose sul serio. Infatti, per questo nuovo album – terzo della serie –

è volato a Nashville, Tn. per affidarsi alle cure del prodigioso Tom Hambridge e il suo

rodato staff. Tutto funziona alla perfezione, con un suono potente e affilato, ma allo

stesso tempo melodico e coinvolgente, che miscela blues, rock e jazz in una nuova e dinamica soluzione, Da segnalare la presenza “cameo” della blues-star Keb Mo, che

duetta con il titolare nella convincente “Healing Ground” .

 

B o n s o i r , C a t i n - “ L’ A u r o r e “ ( V a l c o u r )

Nuovo scintillante lavoro per il supergruppo cajun quasi tutto al femminile guidato da

Kristi Guillory, Christine Balfa e Anya Burgess. A completare la formazione Maegan Berard,

Ashley Hayes Steele e il batterista Daniel Deviller, unico maschietto e…beato fra le donne.

Prodotto, come il precedente “Light The Stars” ( 2014 ) , da Kristi insieme a Joel Savoy e

terzo dei quattro finora pubblicati, “L’Aurore” sfodera un suono ancora più sorprendente,

freschissimmo e di grande vitaltà . Un insieme emozionante di cajun classico, blues , r’n’r

e swamp pop, in cui tradizione e modernità si fondono in una nuova e vibrante proposta.

L’opera è un’ autentica festa di suoni e colori, alla quale prende parte un nutrito contingente di ospiti speciali. Tra gli altri ricordiamo Roddie Romero e Eric Adcock,

entrambi dai brillanti Hub City All-Stars . E poi ancora lo stesso Joel Savoy con

la moglie Kelli Jones Savoy e il giovane emergente Kyle Huval ( attenzione al suo album d’esordio…) . Le canzoni sono cantate rigorosamente in francese, con una sola eccezione :

l’ intensa e gustosa “All Night Long”.

 

I v o r S . K . - “ M o n t s e r r a t “ ( A u t o p r o d o t t o )

Secondo album ufficiale per il ventiseienne bluesman di Sydney, Australia. Anche per questo nuovo “Monserrat”, dedicato alla suggestiva isola caraibica che prende il nome dal

celebre monastero nei pressi di Barcellona, il giovane artista lavora in completa solitudine.

Ma se il precedente “Delta Pines” era un Ep con cinque titoli completamente acustici (voce

e chitarra), qui le cose cambiano. L’ album è infatti elettrico e Simpson-Kennedy – ecco

spiegate le due iniziali…- si destreggia con abilità tra chitarre, basso, batteria e percussioni

varie. Insomma, un polistrumentista di primordine…E la voce non è da meno. Inoltre il giovanotto non difetta certo di fantasia e ci presenta dieci canzoni che portano la sua firma

e svelano un’ ispirazione molto ricca e variegata. I brani scivolano infatti con leggerezza

attraverso molteplici sfumature : country e jump blues, soul acustico, ritmi reggae, boogie, chain gang , swamp…Ascolto piacevolissimo e noia assolutamente bandita. Il blues australiano è davvero una realtà !

 

A n d y T B a n d - “ D o u b l e S t r i k e “ ( American Showplace )

Che bella idea ha avuto Andy Talamantez, chitarrista californiano in attività da parecchi

anni , prima al seguito di Guitar Shorty e Smokey Wilson e poi dal 2013 accanto a Nick Nixon, cantante veterano della scena di Nashville, Tn. in una delle più brillanti compagini

blues degli ultimi anni. L’ idea, si diceva, bella e originale, è stata quella di accomiatarsi da

Nixon e dare il benvenuto al nuovo vocalist e armonicista Michael Benjamin, in arte Alabama Mike , dinamica personalità dell’ area di San Francisco. Ma la cosa che più colpisce è che in questo nuovo “Double Strike” ( “doppio colpo” ) sono presenti entrambi i cantanti a spartirsi equamente le canzoni in programma – sei a testa - , in una sorta di ideale passaggio del testimone. Tutti e due danno il meglio – Mike più pungente e

appassionato, Nick più rilassato e caloroso – e il coinvolgimento è assicurato. L’ unico strumentale , il già noto “Mudslide”, porta la firma di Anson Funderburgh, valoroso chitarrista texano da vari decenni alla ribalta – lo ricordate insieme al grande Sam Myers

alla guida dei Rockets ? – e produttore della Band fin dall’ esordio su Delta Groove.

Tanto blues, rhythm & blues e rock & roll come solo tra Texas e Tennessee sanno fare…

 

L e A l t r e N o v i t à :

Lauren Mitchell, Hurricane Ruth, Andrew Chapman a.k.a. Jo Jo, Taj Mahal & Keb Mo,

Scott Ellison, Chris Cain, Mark Ripp & The Confessors, Los Straitjackets, Andy Frasco

& The U.N., Dale Watson & Ray Benson, Stacy Jones, Chris “Bad News” Barnes,

The Jimmys, Guy Davis & Fabrizio Poggi, Laura Tate, Dani Wilde, Eric Bibb, Brad Stivers,

Doug Macleod .

 

D a l P a s s a t o :

Harry Belafonte, Jimmy Buffett, Buddy Holly .

 

B e n v e n u t i A B o r d o e B u o n a E s t a t e A T u t t i !