18 ottobre 2017

M y s t e r y T r a i n - “ S o u l i n ‘ I n P o r r e t t a ! “

 

D i s c h i d e l l a S e t t i m a n a :

 

E r i c B i b b - “ M i g r a t i o n B l u e s “ ( Dixiefrog )

Personaggio davvero unico e straordinario, Eric Bibb. Figlio e nipote d’ arte – il padre

è Leon, celebre folksinger, lo zio il pianista John Lewis, carismatico leader del Modern

Jazz Quartet – Bibb è cresciuto nel Greenwich Village newyorkese anni ’60, in una

atmosfera febbrile e traboccante di stimoli artistici e culturali. Spirito libero e cosmopolita,

ha spesso cambiato residenza ( USA, Inghilterra, Svezia, Finlandia ) e collaborato con una

miriade di musicisti di ogni latitudine. E’ uno dei bluesmen – forse restrittivo il termine,

meglio definirlo “songster”…- più prolifici in circolazione, con una discografia sempre più

ricca e variegata che si amplia con uno o due titoli all’ anno. E la quantità , nel suo caso,

non va mai a compromettere la qualità, quasi sempre eccellente o poco meno. Il nuovo

disco, scarno ed essenziale come molti dei precedenti, ma traboccante di emozioni e momenti di profonda intensità, è dedicato a un tema di scottante attualità: le migrazioni

dei popoli e i conseguenti pregiudizi nei confronti dei profughi e dei rifugiati . Con Eric per questa affascinante avventura due preziosi compagni di viaggio –il chitarrista canadese Michael Jerome Brown e l’ armonicista francese JJMilteau – e tre ospiti : Olle Linder, Big Daddy Wilson e la moglie Ulrika Bibb. L’ album, pacato e intenso allo stesso tempo, dispensa momenti di assoluta magia, tra blues, folk, cajun e gospel e si sviluppa attraverso quindici paragrafi. Dodici meravigliosi originali, il conclusivo gospel “Mornin’ Train” e due “covers” che puntano molto in alto. “Masters Of War” ( Bob Dylan ) e “This Land Is Your Land” ( Woody Guthrie ), canzoni storiche nel vero senso della parola, in linea perfetta con lo spirito dell’ opera. Capolavoro.

 

The Mark Cameron Band - “ L i v e ! - At Blues On The Chippewa” ( Cop )

In attività da più di trent’ anni, il cantante, autore e chitarrista di Minneapolis, Minnesota

iniziò nei primi ’70 frequentando la ricca scena folk-rock cittadina e guidando numerosi gruppi nelle decadi successive. I suoi interessi si sono poi sempre più focalizzati intorno al

blues e generi limitrofi e oggi Cameron è considerato uno dei bluesmen più autorevoli dello

Stato che ha dato i natali a Dylan e Prince. Le sue composizioni, particolarmente brillanti,

si caratterizzano per un insieme di sincerità, onestà e quel tocco di humor, che le rende

molto appetibili. Le sue capacità strumentali sono poi notevoli, sia con la chitarra elettrica

che con quella acustica. Questo nuovo lavoro – il nono in carriera – è stato registrato in

cocerto lo scorso agosto A Durand, Wisconsin e segue a un anno di distanza il fortunato “Playin’ Rough”, da cui recupera parecchie canzoni. Unica “cover” in programma la celebre

Killing Floor” , firmata dal gigantesco Howlin’ Wolf. Della band, un quintetto molto coeso

e ben affiatato, fa parte anche la moglie Sheri, che si muove agilmente tra sax, flauto, bongos e altri percussioni, oltre a fornire il proprio accompagnamento vocale. Un tocco di

grazia in pù che non guasta affatto…

 

A l l a n H a r r i s - “Nobody ‘ s Gonna Love You Better” ( Love )

Newyorkese purosangue - nato e cresciuto a Brooklyn e da qualche tempo residente ad

Harlem, cuore nero della “Grande Mela” – Allan Harris è sulla scena da una ventina d’ anni

e, col passar del tempo si è costruito una solida reputazione nell’ ambito del canto jazz.

Con una voce strabiliante , tenore che si trasforma in baritono e viceversa…ed eccellenti

doti chitarristiche, Harris giunge all’ undicesimo album sulla scorta del successo ottenuto

dall’ ottimo “Black Bar Jukebox” (2015 ), disco che rileggeva con originalità celebri pagine

del passato. Operazione che si ripete, in parte, con questo nuovo lavoro e titoli tratti dai

repertori di James Moody, Stan Getz & Joao Gilberto, Steely Dan, Jimi Hendryx e Spiral

Staircase. Allan dimostra ancora una volta di sentirsi a proprio agio anche fuori dai confini

del jazz in senso stretto, affrontando a testa alta e assoluta competenza blues, rock, r’n’b,

musica brasiliana e romantiche ballads. Quattro i brani che portano la sua firma e che lo

impongono anche quale autore di elevato profilo. Gran lavoro alle tastiere – piano, Fender Rhodes e Hammond B3 – del fedele Pascal Le Boeuf.

 

G i n a S i c i l i a - “ T u g O f W a r “ ( B l u é l a n )

Ai tempi dei suoi esordi , esattamaente dieci anni or sono, Gina Sicilia era ancora al college. Da allora, la ragazza di Philadelphia, Pa. che aveva programmato una carriera nel

campo del giornalismo, ha percorso passi da gigante, fino a diventare una delle cantanti e

songwriters più amate e rispettate in ambito blues e generi limitrofi. Dotata di una vocalità

sempre più potente, avvolgente e ricca di sfumature e una scrittura sempre più matura e in

continua evoluzione, Gina approda al settimo album e si affida ancora una volta alle sapienti mani Glen Barratt e Dave Darling, esperti produttori . Il disco, registrato in parte

in Pennsylvania e in parte a Los Angeles, Ca., arriva al culmine di un periodo molto difficile

e doloroso , nel quale la cantante si è anche trasferita a Nashville, Tenn. e le canzoni originali – nove su undici – riverberano questo particolare momento di vita. I due “recuperi”

dal passato sono “Tell Him” di Bert Berns, portato al successo dagli Exciters nel 1963 e

All My Loving” , che I Beatles inclusero nel secondo album “With The Beatles”, pubblicato

nel novembre dello stesso anno. Gina ci mette tutta l’ anima a cantare Lennon e McCartney e la sua interpretazione è talmente appassionata da strapparci il cuore…

 

 

L e A l t r e N o v i t à :

Dani Wilde, Samantha Fish, Johnny Ray Jones, Miss Tess, Kyle Huval & The Dixie Club

Ramblers, The Gordon Meier Blues Experience, Delta Moon, John McNamara, Lynne

Hanson, Doug Macleod, Harrison Kennedy, Jono Manson, Guy Davis & Fabrizio Poggi,

Los Straitjackets.

 

D a l P a s s a t o :

Toni Lynn Washington, Wee Willie Walker, Eddie Cochran, James Brown, Steely Dan,

Bey Paule Band, Vaneese Thomas, Charlie Parker, Ricky Fanté, Odetta .

 

B e n v e n u t i A B o r d o !