04 maggio 2017

M y s t e r y T r a i n - “ B r a n d N e w D a y ‘ s B l u e s “

 

D I s c h i d e l l a S e t t i m a n a :

 

V a n e s s a C o l l i e r - “ M e e t i n g M y S h a d o w “ ( R u f )

L’ avvenente e talentuosa cantante e sassofonista di Baltimore, Maryland vola a Memphis,

Tenn. per incidere il secondo album e conferma a pieno le premesse di “Heart Soul &

Saxophone” , felice esordio del 2014. In una coinvolgente atmosfera , carica di soul , funk

e rhythm’n’blues, malgrado la giovane età Vanessa si rivela autrice già matura e molto

ispirata, con otto titoli autografi, lasciando anche spazio a personali interpretazioni dai

repertori di O.V.Wright, U2 e Sister Rosetta Tharpe. Prezioso l’ apporto del tastierista Charles Hodges e della notevole chitarrista Laura Chavez,già compagna dell’indimenticabile

Candye Kane.

 

D e l t a M o o n - “ C a b b a g e t o w n “ ( Jumping Jack )

Sono trascorsi parecchi anni da quando Tom Gray cercò di vendere a Mark Johnson il suo

dobro in un negozio di strumenti usati ad Atlanta, Georgia. L’ affare non andò in porto,

ma segnò l’ inizio di un proficuo sodalzio artistico , che dura ancora oggi e li vede giungere

all’ ottavo sforzo discografico. Dopo i consensi ottenuti dal precedente “Low Down”, il nuovo

Cabbagetown”li conferma come uno dei gruppi blues-roots-rock più credibili del momento.

Tutti i brani portano la firma dei due amici , ad eccezione di una lunga versione di “Death

Letter”, ipnotico blues del leggendario Son House. Da più di un mese in Europa per un lungo tour con ben otto date nel nostro paese, la band è in questi giorni in Calabria e Sicilia prima di far ritorno negli States.

 

Jack Mack & The Heart Attack Horns - “ Back To The Shack “ ( Free Roll )

Originario di New Orleans ma ormai californiano d’adozione, il cantante Mark Campbell

- alias Jack Mack – è un artista di punta della scena soul–funk di Los Angeles, con esperienza trentennale. Questo undicesimo lavoro ci consegna un gruppo , con portentosa

sezione fiati da “attacco di cuore”, in forma strepitosa. Il suono , ricco e spumeggiante , è

uno sgargiante contenitore , in cui Memphis incrocia Detroit e Philadelphia strizza l’ occhio

a Muscle Schoals. Ma qui non c’è solo semplice derivazione , ma tanta freschezza e vitalità.

Tony Branaugel e Mike Finnigan della Phantom Blues Band sono della partita. Tutti originali i brani – da antologia “Don’t Let Her Go” e travolgente la conclusiva “Let Me In” –

eccezion fatta per “Ain’t No Way”, che Carolyn Franklin scrisse per la sorella Aretha.

Sulla medesima lunghezza d’onda di Southside Johnny & The Asbury Jukes , ma sull’ altra

Costa…

 

The Hot Club Of San Francisco - “ John Paul George & Django “ (Hot Club)

Nuovo capitolo per il “Bollente Club di San Francisco”, la geniale“string band” guidata dal chitarrista Paul “Pazzo” Mehling. Da sempre fedele al jazz gitano, inventato nei primi decenni del secolo scorso dal leggendario Django Reinhardt con Stephane Grappelli e gli

Hot Club De France, questa volta Mehling ci stupisce davvero dedicando un intero lavoro

al repertorio dei Beatles. Interpretazioni raffinatissime , per lo più strumentali di brani molto noti o meno frequentati dei “baronetti” di Liverpool. E così “All My Lovin’”,“Michelle”,

I Will”, “The Fool On The Hill” e altre celebri canzoni assumono una nuova forma e le melodie si fanno ancora più struggenti e suggestive. I Beatles come non li avevamo mai

sentiti prima…

 

L e A l t r e N o v i t à :

Patty Reese, Janiva Magness, Monster Mike Welch & Mike Ledbetter, Godboogie,

The Mavericks, Nico Duportal & His Rhythm Dudes, Bev Grant, Big Daddy Wilson,

John Primer & Bob Corritore, Lazyeye, Adrianna Marie & Her Roomful Of All-Stars,

Lathouwers & Barbier, Bill Murlin & Fine Company ( Roll Columbia ), Low Society,

Fred Chapellier.

 

D a l P a s s a t o :

James Brown & His Famous Flames, Candye Kane, Django Reinhardt & Hot Club De France, Sarah Vaughan & Quincy Jones, Wilson Pickett.

 

 

B e n v e n u t i A B o r d o !